combatti i dolori Mestruali con un erba:la Leonorus Cardiaca
Herba Leonorus cardiaca, un rimedio tutto al femminile
La Leonorus cardiaca, o cardiaca comune, è una piccola pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.
Il suo nome, che deriva dall’insieme di due parole greche leone e coda, si riferisce alla forma della sua infiorescenza mentre l’aggettivo cardiaca rimanda all’antico uso che se ne faceva per i dolori di stomaco e del cuore.
Conosciuta soprattutto in Asia da dove venne importata nel XII secolo per essere introdotta in Europa, nel XV secolo la Leonorus cardiaca veniva coltivata nei monasteri e dopo circa un secolo un medico francese, Ambroise Paré, cominciò a nominarla come erba in grado di alleviare le palpitazioni, i dolori mestruali, i disturbi gastrici e come cicatrizzante naturale.
I suoi fiori essiccati venivano ampiamente utilizzati in cucina come aromatizzanti nelle zuppe a base di legumi, nella produzione della birra o come ingrediente di tè profumati.
I principi attivi della Leonorus cardiaca sono alcaloide leunucardina (stachidrina), glucoside leonina, tannino, vitamine A e C, acidi organici, saponine, flavonoidi e arpagide.
Il campo d’azione di questa fantastica erba è molto vasto e abbraccia il sistema cardiocircolatorio, quello neurovegetativo, il sistema nervoso centrale, la tiroide, la prostata, il cervello, il cuore e gli organi riproduttivi femminili, utero e ovaie, rendendola un rimedio naturale d’eccellenza per la donna.
Indicata per il trattamento di tachicardia, nevrosi, insonnia, epilessia, insufficienza cardiaca, astenia e ipertrofia prostatica benigna, la Leonorus Cardiaca è ottima per contrastare i disagi della menopausa e efficace contro l’esaurimento da stress.
Le sue particolari qualità rivolte all’universo femminile, la rendono componente fondamentale del prodotto “per lei” delle Erbe di Aphrodite, composto da quattro ingredienti botanici in grado di supportare la naturale funzionalità della donna.
L’utilizzo della Leonorus cardiaca è sconsigliato in situazioni di gravidanza, ipotensione e ipertiroidismo, così come dosi elevate e prolungate nel tempo possono provocare diarrea, perdita di sangue uterino e irritazioni gastriche.
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www.erbediaphrodite.com
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