Tutte le innumerevoli qualita’ dietetiche e curative del Girasole…
Il girasole, non solo bello
Helianthus annuus, meglio noto come girasole, è uno dei fiori più conosciuti al mondo; originario delle Americhe dove gli Incas erano soliti adorarlo come simbolo del Dio Sole, questo gigante floreale è il simbolo per eccellenza dell’estate.
Ma il girasole non è solo bello, è anche utile, come dimostrato dai diversi utilizzi che si possono fare delle sue parti.
I semi di girasole innanzitutto sono una ricca fonte di vitamina E, B1, B3, B6, rame, manganese, selenio, fosforo, magnesio e acido folico, sostanze che presentano benefici effetti anti infiammatori, anti cancerogeni e disintossicanti, oltre a supportare la riduzione del colesterolo, calmare i nervi e proteggere la salute generale del cuore.
Mangiati crudi o arrostiti, i semi di girasole rappresentano un salutare spuntino in ogni momento della giornata.
L’olio di girasole, comunemente utilizzate per friggere, è ricco di antiossidanti e acidi grassi che lo rendono una delle sostanze grasse più salutari con cui cucinare; ma l’elevato contenuto di vitamina E connota l’olio di girasole alla stregua di un perfetto alleato per la bellezza della pelle e dei capelli.
Aiuta a combattere i radicali liberi, a rigenerare le cellule della pelle, a velocizzare la guarigione, a idratare la pelle secca e a ridurre le cicatrici, oltre a idratare profondamente il cuoio capelluto e a rendere morbidi e setosi i capelli se usato come balsamo.
La farina di semi di girasole è anch’essa ricca di proteine, vari minerali e micro nutrienti come la tiamina, l’acido pantotenico, il magnesio, lo zinco e il rame; considerata l’alimento base per una dieta vegana e priva di gutine, ha un gusto delicato e può essere impiegata per la realizzazione di prodotti sia dolci che salati.
Ma nonostante i semi di girasole ricevano tutta la gloria per i loro effetti sia in cucina che per la salute, l’intera pianta, e quindi radice, gambo, foglie e petali, sono ottimi da mangiare sia crudi che cucinati.
Le foglie in particolare lasciate in infuso, producono una bevanda tradizionalmente impiegata per curare febbre, tosse e diarrea.
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