Un tipo di Geraneo, dalle miracolose proprieta’ in caso di problemi intestinali…
Il Geranium maculatum, un astringente naturale
Nativo dell’America centrale e orientale e tipico di boschi e foreste, il Geranium maculatum è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Geraniaceae che può crescere fino a circa 60 cm, con foglie dentellate e fiori di colore rosa o viola; il frutto ricorda il becco di una gru e le parti principalmente utilizzate in erboristeria sono le radici o i rizomi, da raccogliersi preferibilmente in primavera.
I primi nativi americani utilizzavano il Geranium maculatum per curare molte condizioni mediche tra le quali dissenteria e diarrea, ma anche come collirio e, mescolandone la polvere con gli estratti di altre piante, come impacco per lenire ferite o piedi gonfi.
La tribù dei Chippewa in particolare utilizzava le radici essiccate per curare le ulcere della bocca, le gengive infiammate e il mal di gola, mentre quella dei Blackfoot per fermare le emorragie.
Il Geranium è stato successivamente utilizzato dai coloni europei in Nord America per curare diarrea, emorragie interne, colera e diverse malattie a trasmissione sessuale.
Grazie all’elevato contenuto di tannini, il Geranium ha proprietà sia astringenti che antisettiche e l’odierna fitoterapia lo impiega per la sindrome dell’intestino irritabile, la diarrea di bambini e anziani, la dissenteria in generale, le ulcere, la colite e le emorroidi.
Il Geranium è noto per il suo impiego in caso di espulsione di sangue o muco, di ematuria (ovvero presenza di sangue nelle urine) e di forte sanguinamento mestruale.
Date le sue proprietà antisettiche, il Geranium è efficace per fare gargarismi in caso di mughetto, tonsillite e mal di denti ma le sue foglie fresche possono essere utilizzate strofinandole sulle punture degli insetti o come repellente contro le zanzare.
Recentemente è stato scoperto che il Geranium è molto attivo contro i batteri che provocano la tubercolosi.
Consumato sotto forma di decotto o di tintura, il Geranium è considerato un’erba sicura da utilizzare, benché se ne sconsiglia l’impiego in gravidanza o in allattamento e se ne raccomanda un corretto dosaggio a causa della elevata quantità di tannini che possono risultare, per lunghi periodi, tossici per il fegato.
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