ARNICA:UNO DEI MIGLIORI ANTINFIAMMATORI NATURALI !!
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ARNICA:UNO DEI MIGLIORI ANTINFIAMMATORI NATURALI
E interessante approfondire come agisce l’arnica , prodotto naturale di cui si parla moltissimo negli ultimi 15 anni , che motlo spesso puo’ sostituire gli antinfiammatori farmaceutici , evitando di introdurre nel nostro corpo sostanze chimiche che quasi sempre hanno pesanti effetti collaterali.
L’Arnica montana è uno tra i più utilizzati rimedi naturali per il trattamento di comuni disturbi legati al sistema cutaneo e all’apparato osteoarticolare. Grazie alle proprietà antiflogistica, antireumatica ed antiechimatosa è largamente impiegata per uso topico, sotto forma di pomata, olio o unguento, in caso di edemi post-traumatici, contusioni e reumatismi
Proprietà dell’arnica
Le principali proprietà dell’Arnica sono: antiinfiammatoria, antimicrobica, antinevralgica, anti traumatica, analgesica.
La droga è comunemente consigliata per uso esterno in caso di ematomi, stiramenti, contusioni, edemi, risentimenti muscolari e articolari e altre manifestazioni conseguenti a operazioni chirurgiche o eventi traumatici.
È, altresì, indicata in caso di punture d’insetti, foruncolosi e lievi infiammazioni cutanee.
Modalità d’uso
È possibile utilizzare la droga sotto forma di tintura madre (fattore di diluizione 1:10) per il risciacquo del cavo orale, unguenti, olii e pomate.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’arnica puo’ presentare effetti collaterali e controindicazioni. È necessario applicare le formulazioni farmaceutiche a base di Arnica solo sulla pelle non danneggiata. Evitare l’ingestione del prodotto che risulta essere velenoso.
Alle alte concentrazioni, l’Arnica può provocare formazione di vescicole e necrosi cutanea. L’uso prolungato può determinare l’insorgenza di dermatiti in forma pustolosa.
Descrizione della pianta
L’Arnica è una piccola pianta che cresce solo in alta montagna, da cui, per l’appunto, il nome. Per molto tempo le sue virtù terapeutiche sono state completamente ignorate, tant’è che i primi cenni su questa pianta sono stati ritrovati in manoscritti che risalgono circa al 1600.
In alcune popolazioni di montagna, l’Arnica è anche conosciuta come “tabacco di montagna” poichè, in passato, le sue foglie venivano essiccate e utilizzate come tabacco da naso.
L’Arnica appartiene alla famiglia botanica delle Asteraceae, conosciute anche come Compositae. Si tratta di una pianta erbacea perenne, dal fusto eretto e poco ramificato, che può raggiungere i settanta centimetri di altezza.
Le foglie sono lanceolate e ghiandolose; i capolini sono di colore giallo-arancione e possono presentarsi solitari o in piccoli raggruppamenti. Per ricavare la droga si utilizzano esclusivamente i fiori essiccati.
Tra i principi attivi del fitocomplesso ritroviamo essenzialmente: flavonoidi (betuletolo, eupafolina, isoquercitrina, luteolina-7-glucoside, astragalina), lattoni sesquiterpenici, carotenoidi, elenalina, olio essenziale, scopoletina, timolo e cumarine.
Habitat dell’arnica
Il suo habitat ottimale è rappresentato da terreni poveri ad un’altitudine compresa tra i 500 e i 2000 metri sul livello del mare. In pianura è completamente assente e la ritroviamo principalmente sui rilievi alpini d’Europa e nella Penisola scandinava.
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