Dai Nativi Nordamericani un rimedio naturale contro l’infertilita’ femminile
Contro l’infertilità femminile, la Cimicifuga racemosa
L’infertilità femminile è una patologia che riguarda un elevato numero di donne giovani e che può avere molteplici cause ma, secondo l’associazione americana per la medicina riproduttiva, per il 15% dei soggetti che si affidano a indagini specifiche, non si trova una spiegazione.
Nei casi in cui non vi siano documentate patologie che risultino ostative alla procreazione, può essere utile ricorrere all’assunzione di rimedi naturali come la Cimicifuga racemosa, il cui utilizzo fin da tempi remoti da parte dei nativi americani, ha suscitato interesse nella comunità scientifica.
La Cimicifuga racemosa cresce spontaneamente nel nord America e i nativi utilizzavano la parte sotterranea del suo stelo per preparare tè, tinture ed estratti per trattare i sintomi associati al ciclo riproduttivo femminile, alleviare i crampi mestruali e supportare la funzione ormonale per migliorare la fertilità.
Il cervello controlla il rilascio degli ormoni che regolano l’ovulazione e gli estrogeni forniscono un feedback allo stesso cervello per segnalare quali altri ormoni riproduttivi rilasciare.
L’ormone luteinizzante e quello che stimola il follicolo agiscono entrambi sulle ovaie per il rilascio di ovuli; secondo gli studi di Amanda McQuade Crawford nel suo The Herbal Menopause Book, i fitoestrogeni contenuti nella Cimicifuga racemosa contribuiscono a regolare gli ormoni agendo sui loro recettori.
Questo comporta che assumere estratto di Cimicifuga racemosa dalla mestruazione all’ovulazione, favorisce l’aumento del rilascio di ormoni responsabili di quest’ultima, incrementando quindi la fertilità della donna.
I nativi hanno utilizzato gli estratti di questa prodigiosa pianta per promuovere la mestruazione, alleviare i crampi muscolari e i dolori, ma anche per curare i disturbi di cuore, polmoni e infiammazioni articolari.
Secondo gli istituti nazionali americani della salute, la Cimicifuga racemosa è un rimedio molto efficace anche nel trattamento della menopausa, dei sintomi a essa collegati nonché per la secchezza vaginale.
Studi effettuati su campioni di donne in menopausa, suddividendo quelle in trattamento con terapie sostitutive dell’ormone da quelle in trattamento con Cimicifuga racemosa, ha evidenziato in queste ultime un aumento degli estrogeni significativo.
Questo rimedio naturale, a causa del suo effetto sull’attività estrogena, deve essere evitato in gravidanza per evitare aborti spontanei.
Tra gli effetti collaterali vi sono nausea, aumento di peso, mal di testa e reazioni allergiche cutanee ma, raramente, si sono verificate anche infiammazioni epatiche e danni muscolari in caso di assunzione non controllata da specialisti.
#ConteMascetti
www.erbediaphrodite.com