Eccezionale Lassativo Naturale:il Rabarbaro della Turchia !!
Il rabarbaro della Turchia, un efficace rimedio naturale contro la stitichezza
Il rabarbaro cinese, Rheum palmatum, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Polygonaceae, con foglie molto grandi dalle nervature rossastre, una infiorescenza che si presenta come una piccola pannocchia dai fiori bianchi, rossi o verdi e un frutto simile a una noce.
Il rabarbaro della Turchia è molto simile al rabarbaro da giardino utilizzato in cucina come base per le torte ma la sua radice è ampiamente impiegata nella medicina a base di erbe come componente essenziale.
Ricco di aloe-emodina, calcio, acido cinnamico, gallico, glucosio, iperina, magnesio, potassio e acidi tannici, il rabarbaro della Turchia è un efficace purgante e viene utilizzato per i suoi potenti effetti lassativi in casi di severa stitichezza e per pulire il colon.
Agendo sui muscoli lisci dell’intestino, esso risulta molto più risolutivo della comune senna.
I principi attivi contenuti nel rizoma del rabarbaro della Turchia sono gli antrachinoni, sostanze che favoriscono il transito intestinale e, aggiunte a rimedi naturali per purificare fegato e cistifellea, ne amplificano l’azione.
Somministrato in tè, tinture o polvere, il rabarbaro della Turchia richiede molta pazienza nella sua coltivazione poiché non va raccolto nel primo anno di vita e solo al terzo anno risulta pronto per essere lavorato.
Nella medicina tradizionale cinese moderna, questo particolare rabarbaro viene impiegato sotto forma di tè per trattare le infezioni ostinate della pelle provocate da attacchi di stafilociti, ma anche sotto forma di polvere, in aggiunta a quella della liquirizia, per preparare un impacco utile contro bolle e foruncoli.
Benché il suo impiego contro la stitichezza sia stato sfruttato per oltre 2.000 anni in Cina, occorre molta cautela nella sua assunzione a causa di diversi effetti collaterali più o meno severi, quali quelli gastrointestinali.
Un uso eccessivo può infatti provocare nausea, vomito, bruciore alla bocca e coliche, fino ad arrivare a dissenteria con sanguinamento, e a tal proposito se ne sconsiglia un impiego senza controllo medico e in concomitanza con altri lassativi che possono provocare un pericoloso squilibrio del potassio.
L’acido ossalico contenuto nel suo rizoma è risultato tossico per reni e fegato se assunto per lunghi periodi, tanto da portare alla morte delle cellule.
Sconsigliato a donne in gravidanza e a bambini al di sotto dei due anni, il rabarbaro della Turchia è molto apprezzato in cucina per la preparazione di liquori e digestivi, oltre che per marmellate e infusi.
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