Migliorare la Capacita’ Cognitiva in modo naturale con la Bacopa…
Il tonico per eccellenza per il cervello, la Bacopa
La Bacopa, Bacopa monnieri, è una pianta tropicale originaria dell’India, di piccole dimensioni, molto ramificata e con caratteristici fiori viola e foglie oblunghe e carnose.
Conosciuta da secoli per le sue proprietà benefiche sulle capacità cognitive, sulla memoria e in generale sulle funzioni cerebrali, la Bacopa è una delle erbe più consigliate dalla medicina ayurvedica indiana come un tonico di grado superiore per il cervello.
La Bacopa contiene bacosidi e saponine, sostanze che hanno un effetto particolarmente favorevole sui neurotrasmettitori del cervello, oltre che di riparazione dei neuroni danneggiati.
I bacosidi in particolare hanno un’attività antiossidante e contribuiscono a proteggere il cervello dai danni dei radicali liberi, tanto che attualmente l’estratto di Bacopa è considerato un ingrediente fondamentale per possibili terapie a favore dei malati di Parkinson e di Alzheimer.
Il consumo di Bacopa aumenta significativamente l’attività sinaptica e la velocità di trasmissione degli impulsi, cosa che a sua volta rende più veloce e fluido il pensiero oltre che migliorare notevolmente la memoria, grazie all’aumento dei livelli di acetilcolina nel cervello, un neuro trasmettitore che trasporta i messaggi da una cellula a un’altra.
Sono molti gli studi che hanno dimostrato un miglioramento significativo nell’area della memoria a breve e lungo termine in seguito all’assunzione costante di un estratto di Bacopa.
Oltre a questi prodigiosi benefici, la Bacopa è un ottimo anti depressivo naturale in grado di diminuire anche gli stati d’ansia e di stress.
Altri usi meno noti ma ugualmente efficaci della Bacopa sono i rimedi contro asma, bronchite e allergie, grazie alla capacità delle sostanze contenute di rilassare l’arteria polmonare, la trachea e l’aorta.
Generalmente la Bacopa viene macinata in polvere e assunta in capsule; pressoché priva di controindicazioni, può comunque causare sonnolenza se presa in dosi eccessive e ne è sconsigliato l’utilizzo a donne in gravidanza o in allattamento.
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