Una pianta selvatica che funziona come afrodisiaco sia per l’uomo che per la Donna,,,
Afrodisiaco per due, Cnidium monnieri
Cnidium monnieri è una pianta originaria della Cina, del Vietnam, del Laos, della Siberia e dell’Europa orientale, nota da secoli per supportare efficacemente la libido sia maschile che femminile oltre che per fornire sostegno energetico a tutto l’organismo.
Tradizionalmente i germogli venivano consumati crudi, pur presentando qualche effetto leggermente tossico se assunti in grande quantità, ma della Cnidium monnieri sono soprattutto i semi a contenere la maggior parte delle sostanze attive, quali alfa pinene, bornil-isovalerato, isoborneolo, cumarina, edultina, isopimpellina, cnidilina, xanatossina e columbianadina.
In Cina la pianta è stata menzionata per la prima volta in The Divine Farmer’s Materia Medica, un compendio scritto tra il 200 e il 250 d.C. dove sono descritte le peculiari proprietà dei semi che, utilizzati in miscele contenenti altre erbe, sono in grado di riscaldare i reni e di rafforzare l’energia yang.
La Cnidium monnieri ha una forte reputazione di afrodisiaco naturale sia per lui che per lei, tanto che in passato era riservata solo all’Imperatore e alle sue concubine.
Utilizzato per risolvere problemi di disfunzione erettile e per promuovere la fertilità sia maschile che femminile, i semi di Cnidium monnieri venivano spesso mescolati alla Schisandra chinensis e alla Epimedium sagittatum.
Il principale principio attivo responsabile degli effetti afrodisiaci è la cumarina, i cui effetti sono stati paragonati al Viagra; tutti gli studi effettuati hanno dimostrato che la sostanza è in grado di aumentare il flusso sanguigno e di rilasciare ossido nitrico, necessario per rilassare il corpo cavernoso del pene e consentendo così una erezione più forte e duratura.
Ma i semi di Cnidium monnieri hanno anche proprietà antisettiche e disinfettanti molto efficaci, tanto da essere utilizzati per la realizzazione di lozioni, polveri e pomate per usi esterni come il trattamento di eczema, tigna, scabbia e malattie legate agli organi sessuali, come infiammazione vaginale e candida.
Studi clinici realizzati recentemente in Cina indicano inoltre che la pianta potrebbe rivelarsi risolutiva nel trattamento del Trichomonas, una malattia a trasmissione sessuale causata dal parassita omonimo.
Benché venga considerata un’erba particolarmente sicura, i suoi potenti effetti ne richiedono un utilizzo accurato poiché a grandi dosi può provocare nausea e vomito.
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