la RUTA, in erba che cresce in Italia,dalle innumerevoli proprieta’ benefiche e curative…

la RUTA, in erba che cresce in Italia,dalle innumerevoli proprieta’ benefiche e curative…

La ruta, efficace rimedio per vene varicose e per il glioblastoma

 

La ruta, Ruta graveolens, è una pianta perenne della famiglia delle Rutacee, molto comune in Italia dove vive al di sotto dei mille metri di altitudine.

Menzionata frequentemente nei vecchi trattati di erbe, la prima volta nel 1562, la ruta è stata ampiamente utilizzata per contrastare mal di testa, emicrania, dolore dei nervi, vene varicose e spasmi gastrici ma il suo impiego è stato recentemente ridotto a causa della sua tossicità.

La rutina contenuta nelle foglie, responsabile del tipico gusto amaro, è un potente antinfiammatorio, antivirale e antibatterico oltre che un protettivo dell’organismo dall’attacco dei radicali liberi.

Nel passato si era soliti impiegare la ruta per prevenire i parassiti e addirittura fu uno degli ingredienti del famoso aceto dei quattro ladri, una formulazione studiata durante gli anni della peste in Europa per combattere il terribile flagello.

Ancora oggi la ruta utilizzata nel giardino allontana i parassiti come scarafaggi e pulci mentre le foglie impiegate in decotto e applicate sulle zone dolenti, alleviano i dolori della sciatica.

Le foglie secche possono essere utilizzate nella preparazione di un tè in grado di contrastare emicrania e mal di testa, in particolare quelli causati da tensione nervosa.

La ruta è una delle più antiche piante da giardino coltivata per uso medicinale introdotta in Inghilterra dai Romani, mentre i Greci ne apprezzavano le presunte qualità magiche, in grado di difendere gli uomini dagli spiriti maligni; un analogo utilizzo ne veniva fatto durante il Medioevo in occasione di riti per scacciare le streghe, tanto che venne ribattezzata erba di Grace e impiegata per preparare una sostanza a base di acqua da spruzzare nella cerimonia solenne della Messa.

Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci erano soliti masticare delle foglie di ruta per migliorare la vista e la creatività.

Recenti studi condotti da scienziati italiani hanno dimostrato che l’estratto di ruta provoca la morte delle cellule del glioblastoma, uno dei tumori più comuni che affligge le cellule della glia, che costituiscono insieme ai neuroni il sistema nervoso.

Le ricerche stanno testando nuovi preparati a base di ruta in laboratorio al fine di produrre nuovi farmaci contro questo tipo di tumore.

La ruta è però molto tossica in alte dosi, non dovrebbe mai essere assunta da donne in gravidanza cui potrebbe provocare un aborto o emorragie, né da persone con problemi ai reni o al fegato.

Effetti collaterali comuni dovuti a sovradosaggio includono un violento dolore gastrico, vomito e complicanze delle funzioni vitali fino alla morte.

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