dalle Foreste Russe,Canadesi e Coreane: il Chaga, un portentoso fungo Antitumorale !!

dalle Foreste Russe,Canadesi e Coreane: il Chaga, un portentoso fungo Antitumorale !!

Il chaga, straordinario fungo adattogeno antitumorale

 

Il chaga, Inonotus obliquus, è un fungo della famiglia degli Hymenochaetaceae che cresce nelle foreste di Russia, Corea, Alaska, Nord Carolina e Canada ed è considerato da millenni un portentoso medicinale soprattutto nella tradizione popolare russa e dell’Europa dell’Est.

Dall’aspetto simile al carbone bruciato, è stato descritto per la prima volta da Aleksandr Solzhenitsyn nel 1967 nel suo romanzo Cancer Ward.

Benché non risultino ricerche appropriate circa la sua capacità di trattare il cancro, il chaga viene grattugiato al fine di ottenere una polvere fine, necessaria per preparare una bevanda simile al tè o al caffè che da 5600 anni viene assunto per le sue capacità di migliorare la capacità fisica e mentale dei soggetti, per rallentare il processo di invecchiamento fisico, rafforzare il sistema immunitario e per inibire la crescita di vari tumori come quello allo stomaco, all’esofago e ai polmoni.

Nel 1950 il chaga è stato inserito dal governo dell’URSS in un programma di ricerca segreto che ha coinvolto oltre 500.000 persone e i risultati dello studio sono rimasti protetti per circa 40 anni.

Il chaga è considerato il più potente degli adattogeni presenti in natura, dove per adattogeno si intende una sostanza in grado di aiutare l’organismo a contrastare gli agenti esterni nocivi aumentando la resistenza dell’organismo.

Il chaga contiene dei componenti bio-attivi biodisponibili che si trovano nelle cellule indigeribili della struttura del fungo; gli esseri umani non hanno l’enzima chitinasi e quindi non possono digerire completamente i funghi crudi e i loro derivati, per questo motivo gli studi scientifici si sono basati sulla ricerca di estratti altamente concentrati.

I metodi più efficaci di estrazione delle sostanze preziose del chaga sono quello ad acqua calda, tra tutti il più comune e il più conveniente, quello ad etanolo e quello per fermentazione.

L’estrazione ad acqua calda prevede di far bollire ad altissima pressione il chaga per evitare che una bollitura prolungata disintegri buona parte delle sostanze preziose come i betaglucani.

Utilizzando un metodo invece più simile a quello impiegato per fare un tè, alcuni componenti insolubili come fitosteroli, acido betulinico e betulino saranno assenti.

L’etanolo si utilizza generalmente dopo la bollitura ad alta pressione poiché l’etanolo da solo non abbatterebbe efficacemente la chitina.

La fermentazione è il metodo più costoso e più lungo e i cui risultati non sono standardizzati.

La formula più efficace risulta quindi la combinazione di acqua calda e estrazione ad etanolo che produce un duplice estratto con tutti i bio-attivi disponibili.

Il chaga ha dato ottimi risultati non solo in presenza di tumori ma anche nei confronti di patologie come il diabete, grazie alla proprietà di diminuire l’assorbimento del glucosio attraverso gli enzimi digestivi.

Re dei funghi e degli adattogeni, il chaga guarisce da colite ulcerosa, morbo di Crohn, insonnia, stress ed è un ottimo coadiuvante per la riparazione cellulare e per purificare il sangue.

Antivirale per eccellenza, il chaga non ha effetti collaterali ma deve essere evitato o usato con estrema accortezza in caso di gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli.

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