Lo Zenzero selvatico e tutte le sue innumerevoli proprieta’ benefiche…
Tutte le proprietà dell’Asarabacca
L’Asarabacca, Asarum europaeum, nota anche in alcuni paesi come zenzero selvatico, è una pianta endemica delle foreste decidue dell’Europa centrale e meridionale, della Siberia e del Caucaso; predilige zone ombreggiate, terreni calcarei umidi e in molte parti del mondo è diventata popolare come pianta ornamentale che, grazie alle sue caratteristiche di sempreverde, in ogni periodo dell’anno, può abbellire i giardini e le aiuole.
Nel passato l’Asarabacca ha una lunga storia come erba medicinale che risale fino ai tempi degli antichi greci; successivamente nel Medioevo fusto e foglie, ricchi di sostanze attive, sono stati impiegati come diuretici, lassativi ed emetici e fino al 1600 l’Asarabacca è stato il rimedio di prima scelta contro l’avvelenamento da funghi e cibo.
Le sostanze attive che procurano alla pianta effetti benefici sono principalmente tannini, flavonoidi, acido aristolochico, asarone, metileugenolo e acetato di boro.
In alcune zone d’Europa l’Asarabacca era utilizzata come trattamento per la rinite, polmonite, angina pectoris, emicrania, malattie del fegato e ittero, ma anche come rimedio per la disidratazione e per indurre mestruazioni o provocare aborti.
Attualmente l’erba e i suoi estratti sono utilizzati solo per il trattamento di bronchite, laringite, asma, silicosi e tosse legata al fumo, avendo molti studi scientifici evidenziato la tossicità di alcune delle sostanze contenute.
I prodotti a base di Asarabacca devono infatti essere assunti sotto controllo medico o erboristico, sia per quanto riguarda il dosaggio che per il monitoraggio successivo alla sua assunzione.
In caso di abuso, si possono verificare bruciore alla bocca, bruciore di stomaco, vomito, forti dolori addominali, diarrea e infiammazione renale, così come emorragie uterine e insufficienza respiratoria.
Il suo impiego è ovviamente sconsigliato a donne in gravidanza e in allattamento.
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